Video & Foto

Video nell'area di Acciaierie Valsugana S.p.A.

Si consiglia di vedere i seguenti video a tutto schermo dopo averne letto la descrizione relativa a ciascuno (si avvia il video cliccando sopra la corrispondente immagine).
Molti dei fenomeni pulvirulenti dal piazzale scorie (frequenti e consistenti) e di emissioni diffuse fuoriuscenti dallo stabile non sono generalmente percepibili da occhio umano se non accelerando/decelerando i video, tecnica che permette di renderli perfettamente visibili. Per cui, ad ogni evento emissivo eclatante e/o "sospetto" si scorre avanti ed indietro ripetutamente il video per alcune volte e poi si prosegue.

SEZIONE ESPLOSIONI

È uno degli aspetti più impressionanti che testimoniano la pericolosità dei processi che avvengono nell'impianto siderurgico. In fase di sversamento della scoria in giornate di pioggia intensa, il suo contatto con grandi quantitá d'acqua genera potentissime esplosioni che proiezione di frammenti incandescenti in tutte le direzioni ed a distanze che interessano non solo l'area dello stabilimento bensì anche luoghi pubblici. In particolare le strade statali ed i binari delle Ferrovie dello Stato. Come più volte fatto osservare dallo stesso avv. Mario Giuliano nelle sue memorie e ricorsi, la gravità di tali fenomeni esplosivi cresce ulteriormente se si considera che a distanze ridotte dal luogo d'origine (box scorie) passano condotti di metano ed ossigeno. Costituendo quindi un serio pericolo per un'esplosione di vaste proporzione che pregiudicherebbe la sicurezza dello stesso paese alle porte dell'impianto siderurgico. 
Le videocamere piazzate attorno alle Acciaierie Valsugana hanno potuto rilevare nel giro di un anno parecchi fenomeni esplosivi di cui qui di seguito ne vengono riportati alcuni. 



Sono le 21:23 del 25 ottobre 2011.Tre potentissime esplosioni, a distanza di pochi secondi una dall'altra, avvengono nel box scorie dello stabilimento siderurgico alle porte di Borgo Valsugana in seguito al contatto della scoria rovente in fase di suo sversamento con l'acqua accumulata da una pioggia torrenziale. Visibile il passaggio di due macchine in direzione di Borgo Valsugana. Una circa 20 secondi PRIMA della prima esplosione, un'altra circa 10 secondi DOPO l'ultima esplosione.








Circa 10 minuti dopo le tre potenti esplosioni delle 21:23 del 25 ottobre 2011, si innesca un incendio che verso le 21:40 raggiunge la sua fase massima seminando il panico. In tale video si rivela il luogo dell'incendio sempre mediante la tecnica del blincking utilizzando la stessa inquadratura di giorno.









Sempre grazie alla tecnica del blincking possiamo rilevare il punto d'impatto di un grosso frammento di scoria rovente sul tetto dello stabile, verso la dog-house (sarcofago).












Sono le 2:23 del 26 ottobre 2011. Nonostante le tre potentissime esplosioni delle 21:23 ed il conseguente grosso incendio durato circa 1 ora e mezzo, continuano le operazioni di produzione di acciaio con lo sversamento della scoria in condizioni meteo critiche di pioggia battente ed accumuli d'acqua che le stesse norme di sicurezza interna in fase di sversamento scoria in relazione ad incendio e/o esplosione vieterebbero.








Sono le 3:00 del 26 ottobre 2011.Continua la produzione d'acciaio e gli sversamenti della scoria in condizioni meteo critiche (pioggia intensa), in barba alle norme di sicurezza interna in fase di sversamento scoria in relazione ad incendio e/o esplosione.










È la notte del 4 aprile 2012. Due le esplosioni di una certa rilevanza. Si riporta qui sopra quella di maggior entità, nonostante la pioggia non fosse intensa.

Si notino le altitudini raggiunte dai tre frammenti più grossi rilevati dalla videocamera. Sembrano indirizzati verso il raccordo superstradale per Trento. Tutte i frammenti di dimensioni minori non possono essere rilevati da un tale sistema. La tecnica di blinking che alterna due fermi immagine di notte e di giorno, permette di apprezzare la collocazione spaziale dei 3 frammenti. La struttura costruita per bloccare tali frammenti era già presente. Qualcosa non ha funzionato, visto che grossi frammenti vi sono visibilmente sfuggiti. Forse la struttura non era ancora completa o forse non è adeguata per coprire ogni direzione.






FOTO SENSAZIONALI del sopralluogo del Corpo Forestale Provinciale il 31 ottobre 2011, 6 giorni dopo le numerose esplosioni verificatesi nella notte tra il 25 ed il 26 ottobre 2011.





SEZIONE EMISSIONI DIFFUSE

Uno dei grandi problemi di un impianto siderurgico è quello del contenimento delle cosiddette emissioni diffuse, ovvero di tutte quelle emissioni prodotte nel processo di fusione che "sfuggono" al convogliamento/abbattimento e fuoriescono dallo stabilimento diffondendosi nell'atmosfera. Nei seguenti spezzoni verranno evidenziate questo tipo di emissioni che, data la loro lentezza e relativa trasparenza, sono difficili da individuare ad occhio nudo ma non alla tecnica di accelerazione/decelerazione del video con cui vengono visibilmente rilevate.



Parallelo 20110528 e 20120629. In questo parallelo di video risulta una palese differenza d'intensità e consistenza delle emissioni diffuse dalla cappa e dalla parte superiore dello stabile tra il giorno in cui il professore Borroni fece le analisi per la perizia richiesta dal giudice Ancona ed il 29 giugno 2012. Pur avendo selezionato i video con le emissioni più "appariscenti" e trovandosi addirittura ad una distanza più ravvicinata, nel primo caso é veramente difficile percepire quelle fuoriuscenti da cappa e tetto pur utilizzando la tecnica di accelerazione/decelerazione. Palesi e preoccupanti, al contrario, nel secondo caso. La nube di fumo sprigionata nella fase di sversamento della scoria post-colata risulta essere nel primo caso l'unica emissione facilmente percepibile sebbene d'intensità minore rispetto allo stesso fenomeno nel caso del 29 giugno 2012. Detto ciò, è lecito e doveroso chiedersi :
  1. La diversa intensità/consistenza delle emissioni diffuse è dovuta al diverso materiale utilizzato in colata ?
  2. Le emissioni diffuse di maggior intensità/consistenza corrispondono ad un materiale di peggior qualità ? 
  3. Come risulterebbero le analisi fatte dal professor Borroni nei due casi sopra riportati ? 


Altro parallelo 20110528 e 20120629. In quest'altro parallelo di video risulta sempre una palese differenza d'intensità e consistenza delle emissioni diffuse dalla cappa e dalla parte superiore dello stabile tra il giorno in cui il professore Borroni fece le analisi per la perizia richiesta dal giudice Ancona ed il 29 giugno 2012. Pur avendo selezionato i video con le emissioni più "appariscenti" e trovandosi addirittura ad una distanza più ravvicinata, nel primo caso é veramente difficile percepire quelle fuoriuscenti da cappa e tetto pur utilizzando la tecnica di accelerazione/decelerazione. Palesi e preoccupanti, al contrario, nel secondo caso. La nube di fumo sprigionata nella fase di sversamento della scoria post-colata risulta essere nel primo caso l'unica emissione percepibile sebbene d'intensità minore rispetto allo stesso fenomeno nel caso del 29 giugno 2012. Detto ciò, è lecito e doveroso chiedersi :
  1. La diversa intensità/consistenza delle emissioni diffuse è dovuta al diverso materiale utilizzato in colata ?
  2. Le emissioni diffuse di maggior intensità/consistenza corrispondono ad un materiale di peggior qualità ?
  3. Come risulterebbero le analisi fatte dal professor Borroni nei due casi evidenti sopra riportati ?



SEZIONE POLVERI SOLLEVATE in PIAZZALE SCORIE





Video di assemblee e conferenze pubbliche

Caso sanitario-ambientale in Valsugana (Trentino)
Importantissimo il servizio di Current TV che fece notizia anche a livello nazionale. Da questo momento, l'azione di magistratura, comitati e media subí un'accelerazione.

Le indagini degli organi di controllo proposti non convinsero i comitati e gli abitanti della Valsugana relativamente alla situazione ambientale. Ne conseguí un'azione indipendente di ricerche ed analisi che portarono ad una versione contrapposta a quella rassicurante esposta dalla Provincia Autonoma di Trento che il 10 marzo 2010 si caló in Valsugana per affrontare 1000 persone al Palazzetto dello Sport di Borgo Valsugana.

Successivamente i risultati delle cosiddette analisi indipendenti, pagate con circa 8000Euro raccolti fra i cittadini della valle, vennero presentati in un'assemblea pubblica tenutasi a Borgo Valsugana il 27 aprile 2010.

Si intensificano le indagini e l'azione dei comitati. Presentati in un'assemblea pubblica alcuni spezzoni video amatoriali sulle emissioni di Acciaierie Valsugana S.p.A. È il gennaio 2011.

Per dar "man forte" alla Procura della Repubblica in un processo, "Fumo negli occhi", costato tanto tempo e denaro pubblico ed a rischio di concludersi con una modesta contravvenzione agli imputati, prende forma l'idea di una Class Action con l'obiettivo di coinvolgere la popolazione ritenutasi colpita. Solo una costituzione di parte civile in massa avrebbe potuto rendere la condanna più giusta. Il 4 ottobre 2010 viene presentata questa idea in un'assemblea pubblica tenutasi a Borgo Valsugana.


ILVA di Taranto
Servizio RAI 1 TV7 (2012-03-09) I figli dell'ILVA 
Servizio RAI 1 TV7 (2012-02-24) Testimonia un ex operaio malato 
Video amatoriale (2011-12-02) Immense nubi di emissioni sopra la città

Difesa del latte materno