Comunicati

2013-01-24

In data 24 gennaio scorso il Sindaco di Borgo Valsugana - intervistato sulle ragioni della mancata costituzione di parte civile del Comune nel nuovo procedimento contro i vertici dell'acciaieria per gli sforamenti dei limiti di emissione - ha rilasciato delle dichiarazioni talora gravemente imprecise, talora diffamatorie e forse calunniose nei confronti del sottoscritto, dichiarazioni che pertanto necessitano di una replica.
Ebbene il Sindaco innanzitutto confonde il procedimento appena iniziato con quello riguardante invece le esplosioni nel box scoria, che è stato archiviato a novembre per intervenuta oblazione, provvedimento che ho impugnato in Cassazione.
Riguardo al procedimento per le esplosioni il Sindaco, per ragioni che fatico a comprendere, lancia delle provocazioni al mio indirizzo, creando ulteriore disinformazione.
Il Sindaco infatti lascia intendere che io avrei denunciato le esplosioni quando era già in corso la procedura autorizzatoria per la modifica del box scoria, e addirittura adombra l'ipotesi del sabotaggio relativamente al grave episodio di incendio del 25 ottobre 2011, asserendo di non aver mai visto fenomeni esplosivi pur vivendo nei pressi dello stabilimento.
Invece è vero che fu proprio in seguito alla mia denuncia delle esplosioni del 16 e 17 febbraio 2011 che venne aperto il procedimento penale per le esplosioni e venne altresì prescritto all'acciaieria dall'UOPSAL di modificare il box scoria. Il relativo progetto venne presentato il 21giugno 2011, quindi è falso che fosse già sul tavolo del Sindaco prima delle mie denunce, che peraltro si sono poi susseguite nel corso di tutto il 2011. Il Sindaco questo lo sa benissimo visto che era già intervenuto per minimizzare sul Trentino del 3 marzo 2011, ed era stato da me prontamente rintuzzato.
Quanto all'ipotesi del sabotaggio, si tratta di tesi azzardata da Michielan dopo l'incendio per scriminare la sua responsabilità (ma non menzionata nel verbale interno di incidente originariamente redatto), ma era talmente inverosimile e pretestuosa da non essere presa in considerazione da nessuno, tranne dal Sindaco di Borgo, a quanto pare.
Il fatto poi che il Sindaco non abbia mai visto le esplosioni non mi pare ragione sufficiente per mettere in dubbio fatti comprovati da filmati e da testimoni. Le esplosioni si verificano infatti generalmente di notte, solo in determinate condizioni atmosferiche, e solo laddove le prassi operative siano scorrette. Non sono fenomeni normali, come ha sostenuto Michielan sulla stampa per giustificare il suo operato - trovando alla sua menzogna la singolare sponda del Sindaco - ma derivano dalla violazione (peraltro sistematica) di specifici protocolli operativi interni dell'azienda, che vietano lo sverso della scoria in presenza di quelle particolari condizioni atmosferiche.
Quanto poi al processo in corso per gli sforamenti dei limiti di emissione dubito che l'Avvocato dello Stato si possa essere espresso nei termini esposti dal Sindaco, il quale probabilmente ha capito male, visto che lo stesso Avvocato dello Stato mi ha preannunciato la costituzione del Ministero dell'Ambiente, e del resto, che l'acciaieria abbia lavorato 20 giorni in due anni, è smentito dallo stesso capo di imputazione, che riporta un centinaio di episodi di sforamento. La verità è che fino al 7 agosto 2011 hanno lavorato a pieno regime (mediamente 10 ore di notte), dal 13 settembre 2011 al 27 luglio 2012 hanno lavorato mediamente 8 giorni al mese dopodiché hanno fermato definitivamente la produzione. Quindi a casa mia, negli ultimi 2 anni (che vorrebbe dire 2011 e 2012) hanno lavorato circa 300 giorni, ma il processo in corso riguarda anche fatti del 2009 e 2010.
Del tutto fuori dalla realtà è poi dire che in questi giorni i camini delle case produrrebbero più inquinanti che l'acciaieria tra il 2009 e il 2011, così come fuorviante è parlare di PM10 sopra la media, visto che invece sarebbe da evidenziare come queste, da quando l'acciaieria è inattiva, siano radicalmente diminuite, sia in senso assoluto, sia rispetto alla media provinciale.
Cordiali saluti
avv. Mario Giuliano
difensore del Comitato 26 Gennaio
Allego documentazione a supporto delle argomentazioni sopra esposte per la redazione.

 


2012-11-23

L'avvocato Mario Giuliano presenta ricorso in Cassazione relativamente all'esito del procedimento 1582/11 RGNR sulle esplosioni avvenute nello stabilimento siderurgico Acciaierie Valsugana. Di seguito riportiamo il suo comunicato mentre ecco qui le impressionanti foto del soprallugo del Corpo Forestale Provinciale.

****************************************
 
Il procedimento per le esplosioni all'Acciaieria Valsugana (verificatesi nei mesi di febbraio, marzo, aprile, maggio e ottobre 2011, e da me a più riprese denunciate) è stato archiviato per intervenuta oblazione con il pagamento di Euro 125 da parte di ogni indagato (erano tre: Dario Leali, Pierluigi Leali e Andrea Michielan).
Mi sono opposto a tale esito con il ricorso per Cassazione che allego, per conto di una dei miei assistiti che aveva depositato nomina di difensore per monitorare il procedimento.
I fatti sono in realtà molto più gravi di un semplice getto pericoloso di cose, che è integrato se butto una lattina dal finestrino di un treno.
Invece in questo caso le esplosioni nel box scoria hanno proiettato materiale incandescente sulla linea ferroviaria e su Viale Piave, come ha accertato la Forestale Provinciale con sopralluogo del quale verranno rese disponibili nel corso di questo pomeriggio le fotografie, unitamente ai video delle esplosioni (alcuni dei quali peraltro li avete già), alla sezione "video" del sito (due foto del sopralluogo sono comunque integrate nel corpo del ricorso):
http://comitato26gennaio.blogspot.it/
Fanno parte del procedimento anche due episodi diversi:
Uno sparo di fuochi d'artificio dal box scoria, a impianto fermo e per dileggio, probabilmente non di libera vendita, nel qual caso vi sarebbe una violazione della legge sulle armi e gli esplosivi.
Un incendio, appiccato dalla scoria incandescente a seguito dell'episodio del 25 ottobre 2011 ore 21:23, durato circa un'ora e che ha distrutto più di 900 filtri a maniche di poliestere ed altri materiali stoccati sotto al camino Comeca.
Si tratta di fatti dolosi come dimostrano le prescrizioni di sicurezza sullo sverso della scoria nera allegate, sistematicamente ignorate, tanto che Michielan afferma nelle sue dichiarazioni, pure allegate, che le esplosioni fanno parte del normale processo produttivo.
Ciò è falso. Le esplosioni si verificano solo in caso di pioggia battente o ristagno di acqua nel box scoria, quindi per evitarle è sufficiente mettere da parte la paiola in presenza di quelle condizioni (visto che di paiole la ditta ne ha diverse), come del resto prescrivono le modalità di evacuazione della scoria.
I fatti sono quindi dolosi e hanno leso anche gli enti pubblici che ho allertato con la lettera che Vi inoltro affinché anche gli stessi interpongano ricorso dal momento che sono stati totalmente pretermessi come parti offese.
Cordiali saluti.

avv. Mario Giuliano
difensore di Laura Zanetti nel procedimento 1582/11 RGNR

----------------------------------------------------------------------
Ecco come andarono le cose quella notte.
--------------------------------------------------
Alle 21:23 del 25 ottobre 2011 scatta una serie di tre potenti esplosioni nel box scorie, intervallate di circa 6 secondi una dall'altra, in seguito al contatto della scoria fusa con ingenti quantitá di acqua accumulatesi sul luogo di sversamento a causa di intensa pioggia (vedi qui il video). I frammenti di quelle esplosioni sono volati dappertutto come ha potuto dimostrare nei FATTI il sopralluogo degli agenti del CFP avvenuto il giorno 31 ottobre 2011 (vedi qui le sensazionali foto di tale sopralluogo). I forestali dichiarano che i frammenti erano "numerosi", evidentemente non tutti campionabili se non a meno di un piú fitto rastrellamento. Molto probabilmente alcuni dei frammenti risalgono anche alle altre esplosioni dei mesi addietro (16-17 febbraio, 17 marzo, 1 aprile, 27-28 maggio, 25-26 ottobre). Fatto sta che quei frammenti, di composizione siderurgica analizzata e di dimensioni di 5-6cm con un peso di 200gr o piú, sono arrivati non solo sui binari delle Ferrovie dello Stato dove spesso passa il Minuetto ma addirittura OLTRE il margine nord della ex strada statale SS47. Stiamo parlando di frammenti che hanno raggiunto altezze anche di 40-50 metri con una gittata di oltre 100 metri.

Come non bastasse, alle 21:30 circa le videocamere rivelano l'inizio di un incendio che alle 21:40 assume vaste proporzioni. Non per nulla si sono scomodati 12 vigili del fuoco del volontariato, carabinieri e responsabile della sicurezza dell'azienda. Del resto il personale della fonderia, meglio di tanti borghesani, sa che li vicino al luogo del grosso incendio passano condotti del metano e dell'ossigeno liquido. Sono momenti di panico. L'incendio é andato avanti circa fino alle 23 prima di essere del tutto domato.

Come se non bastasse, trascurando le loro stesse norme di sicurezza interna in fase di sversamento scoria in relazione ad incendio e/o esplosione, vanno avanti con la produzione nello stesso identico modo generando ulteriori grosse esplosioni alle ore 2:23, 3:00, 3:35 e 4:40 del mattino del giorno seguente, 26 ottobre. Ovvero nella stessa notte lavorativa. Il che avvalla, tra le altre cose, anche l'ipotesi di dolo. Come prontamente riportato dallo stesso avv. Giuliano nel suo ricorso in Cassazione.



25-05-2012

Lettera aperta di Sara Sartori 

Il motivo per cui ho deciso di far parte del Comitato 26 gennaio è il fatto che mi sono trovata nel 2008 a dover combattere con un linfoma di Hodgkin  e quindi dopo vari accertamenti , operazione, ancora accertamenti, ecco la conferma: allora chemioterapia, con la perdita dei capelli, malessere generale, qualche volta disperazione, poi radioterapia, molto più sopportabile ma aggiunta al resto molto pesante. E' veramente una battaglia, ma non è solo personale, è anche quella dei figli, dei congiunti, degli amici e di tutti quelli che magari solo con un sorriso cercano di farti coraggio e di starti vicino. Ce ne sono tanti che hanno combattuto come me, tanti non ce l'hanno fatta ma tanti altri sono riusciti a "guarire": non posso avere la certezza che sia colpa dell'acciaieria, sicuramente, la cappa che per  30 anni abbiamo visto sopra Borgo tanto "bene" non ci ha fatto. La mia malattia , ad esempio, prima che i bresciani portassero qui la fonderia di rottami, era praticamente sconosciuta.
Ricordo  di avere firmato, nel corso degli anni, delle petizioni contro le acciaierie, ma non hanno avuto nessun seguito.Mi chiedo quindi: perchè dobbiamo fermarci proprio ora che abbiamo ottenuto di essere ascoltati, grazie soprattutto all'impegno dell'avv. Mario Giuliano ?
Per avidità di pochi rischiamo di vanificare tutto quello che finalmente abbiamo ottenuto. Io comunque ho il diritto di sapere (e questo è possibile solo andando avanti con le indagini) se quello che mi è capitato può essere imputato alle acciaierie oppure no. Io chiedo a tutti quelli che come me hanno sofferto per un cancro o che hanno avuto cari che purtroppo non ce l'hanno fatta, si mettano in contatto con il nostro comitato e che chiedano a viva voce giustizia; potremo averla solo se diamo la possibilità  all'avv. Mario Giuliano di proseguire con  le cause già in corso e di farne altre se occorre.

Sara Sartori
Comitato 26 Gennaio


29-04-2012

Lettera aperta di Massimo Cecconi

Sperando che possa varcare l'esteso oceano che mi separa dalla mia terra da oramai una dozzina d'anni, desidero manifestare il mio disgusto per l'iniziativa che sta compromettendo il pieno successo della Class Action valsuganotta, costituita da 600 persone difese dall'avv.Mario Giuliano, nell'ambito del processo riguardante le acciaierie di Borgo Valsugana.
Iniziativa che, partita da un ristretto gruppo di persone che, al principio di questa vicenda, vi avevano pur positivamente contribuito, si è estesa poi anche ad una parte dei costituiti residenti a Borgo.
Cos'è successo ? Anziché compilare e rinviare un elementare modulo spedito dall'avvocato a tutti i costituiti ai fini della distribuzione dell'offerta dell'imputato (certo, suggerendo l'equipartizione fra tutti per ovvie questioni deontologiche e strategiche), suddette persone gli hanno inviato a pioggia un'intimazione a versare loro 1000 Euro entro 10 giorni. Solo a loro, ovvero a parte dei costituiti borghesani! Quando queste stesse persone (forse non il loro seguito) sanno benissimo qual'é stata la necessità e l'importanza del numero relativamente cospicuo e faticosamente raggiunto di questa Class Action.
Come uomo di scienza, definire folle una tale iniziativa mi risulta alquanto riduttivo. Insomma, una parte della Class Action contro la Class Action stessa. Scusatemi, ciò non ha potuto che suscitare in me una sorta di ilarità, ma anche una domanda : si tratta di un'assurda barzelletta o del paradosso di una piccolissima parte della popolazione borghesana, invasa da una miscela di accidia, invidia, paure, egoismo e/o autolesionismo ? Mi permetta un esempio che, senza intenzione di offendere nessuno, per carità, trovo calzi a pennello per descrivere il comportamento controproducente delle persone di questa sorta di "mini Class Action" contro la Class Action di cui fa parte. Il marito che, cornuto, per far dispetto alla moglie che lo tradisce si taglia le palle. Prima che ciò avvenga ai danni di una valle già duramente provata dagli scempi ambientali e da un preoccupante crescere di decessi dei suoi abitanti, invito queste persone a tornare sui loro passi, riflettere autonomamente e coscienziosamente, recuperando con buon senso un'azione che, col merito di molti, ha addirittura varcato i confini regionali. Lo spazio ed il tempo ci sono; non è mai troppo tardi per ricredersi, soprattutto se in gioco c'è il bene del proprio territorio (si, dove voi vivete tutti i giorni) e della propria gente.
Desidero altresì rafforzare quello che è il fulcro della "questione sanitario-ambientale" valsuganotta. Quello epidemiologico. Senza un approfondito e serio studio dell'impatto delle principali fonti di inquinamento della valle sulla salute di adulti e bambini, tutto il resto, va da sé, perde d'importanza. E, per intraprenderlo, un approccio del tipo "non si potrà mai dimostrare che" non aiuta di certo, anzi. Nel mio campo, prettamente scientifico, frasi di questo tipo non si possono nemmeno lontanamente pensare, non possono risiedere neppure nell'anticamera del cervello. Pena, al di là della propria ragione professionale, carriera finita e gogna assicurata. Qualche decennio fa al comune mortale poteva sembrare impossibile scoprire pianeti come la nostra Terra nell'Universo, soprattutto per le loro ridotte dimensioni a distanze da decine a migliaia di anni luce da noi; troppi per le capacità strumentali di allora. Oggi, avendoci comunque ed ostinatamente creduto, grazie ad innovativi e sensibilissimi strumenti come quello recentemente installato nello stesso telescopio in cui lavoro, stiamo scoprendo veri e propri sistemi solari attorno a stelle tanto lontane, con pianeti simili alla Terra ! Una vera e propria rivoluzione di cui voi potete intuirne la portata.
Ed approfitto anche per manifestare tutta la mia più sincera e profonda solidarietà a questa onesta "toga verde", l'avv.Mario Giuliano, con uno spiccato senso della giustizia e della correttezza, che da due anni si sta occupando, anima e corpo, della questione sanitario-ambientale che ha colpito la nostra valle. Studiandone giorno e notte risvolti e contro risvolti, andando sui media a metterci la faccia e non poco esponendosi, con fatti, non con inutili chiacchere; "protagonista anche di difficili indagini difensive", come riportato nella stessa sentenza finale del giudice. Rimettendoci pure, al di là dei rimborsi delle spese legali e dei 50 euro di ogni costituito (per lo meno quelli che li hanno onestamente versati senza aspettare l'esito del processo...).
Che tristezza. Ma, coraggio valsuganotti. Non è mai troppo tardi per informarsi bene, riflettere, ripensarci e ricomporsi. Coraggio e buona fortuna, Valsugana rottAmata.

Massimo Cecconi
ISDE Italia




12 Aprile 2012

Chiusure e riassetti. Le ali di Feralpi sopra lo stabilimento siderurgico valsuganotto ? (leggi qui...)