2016-01-03
Pubblichiamo integralmente la lettera inviata ieri ai mezzi d'informazione trentini.
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Egregio direttore,
desideriamo con la presente replicare alle affermazioni
dell'ing. Tonidandel di APPA relative a una presunta diminuzione dell’inquinamento
atmosferico in Trentino. In tutta Italia c'è allarme smog, ma da noi gli indici
di inquinamento starebbero migliorando.
Molto significativo poi che, tra i
fattori che influenzano l'inquinamento, l'ing. Tonidandel menzioni macchine,
riscaldamento e meteo. In un posto già gravato dalla presenza di un'acciaieria
come la Valsugana si stanno costruendo una centrale a biomasse e una a biogas,
occorre quindi glissare sull'apporto delle industrie. Del resto il solito
assessore provinciale all'ambiente Gilmozzi recentemente è arrivato a dire che
la centrale di Novaledo migliorerà la qualità dell'aria, dimostrando scarso
senso del ridicolo, e ha reintrodotto alla chetichella una norma derogatoria
sulle emissioni già abrogata nel 2010 dalla sua stessa maggioranza politica con
la cd. Legge Kessler. Sulla base di tale norma APPA ha poi concesso
all'acciaieria una deroga sulle emissioni di monossido di carbonio (prodotto in
quantità massicce da tale stabilimento), e questo quando la centralina di Borgo
non misura il monossido e quindi l'ente non conosce la situazione generale e
quindi non può valutare l'aggravio determinato dalla deroga.
Tornando allo
sbandierato miglioramento degli indici di inquinamento non ci sembra che si
possa affermarlo addirittura sulla scorta degli stessi dati APPA. Prendiamo ad
esempio le medie mensili autunnali (da settembre a dicembre) delle fatidiche
polveri sottili PM10 delle 6 stazioni di rilevamento trentine negli anni 2013,
2014 e 2015 e riportiamole in un grafico che vada oltre le parole “basso”,
“moderato” o “alto” o le faccine che ridono o piangono sui display delle
stazioni di rilevamento o il limite di 35 sforamenti annuali consentiti ad una
media giornaliera che superi i 50microgrammi/m3...
Guardandolo con attenzione, si rileva
innanzitutto una cosa. Vi è lo stesso andamento mensile negli anni in tutte le
stazioni. Ad esempio, in tutte le stazioni dicembre è stato caratterizzato da
un certo valore nel 2013, un valore piú basso nel 2014 che poi si è rialzato
nel 2015. Novembre, invece, è stato caratterizzato in tutte le stazioni da un
valore crescente negli anni, dal 2013 al 2015. Cosa significa ciò in sostanza ?
Che c’è un andamento comune di fondo in tutta la provincia. Ma, ed è qui il punto,
si tratta di un ANDAMENTO, lo stesso che, presumibilmente, si riscontrerà a
Bolzano, Belluno, Vicenza, Verona e Sondrio. Quelli che però non bisogna
assolutamente trascurare sono i valori puntuali di ogni stazione del territorio
al fine di poter individuarne le criticità orografiche, naturali ed antropiche.
E tali valori puntuali sono rappresentati dalle altezze delle barre del grafico
che riportiamo. Come si può chiaramente vedere i valori presenti a Borgo
Valsugana sono, insieme a quelli di Trento Via Bolzano, i peggiori del
Trentino. Ma Trento è una città di 100000 abitanti con tutto ció che esso
comporta. Borgo Valsugana ne ha appena 6900! Se, oltre a ciò, considerassimo
come valore dell’intera città di Trento la media dei valori misurati in Via
Bolzano ed al Santa Chiara (caratterizzata mediamente da una migliore qualità
dell’aria), allora Borgo Valsugana risulta avere una qualità ancor peggiore di
quella del capoluogo di provincia! Quindi, volendo fare un confronto tenendo in
considerazione tutti questi aspetti, la qualità dell’aria di Borgo è
palesemente e nettamente la peggiore della provincia di Trento. Quindi, per
quanto riguarda la contaminazione atmosferica dalle famigerate PM10, il
miglioramento non c’è assolutamente. Anzi, diciamo di piú. Analizzando i dati
in correlazione a quelli meteo, si nota come mentre in tutte le altre stazioni
si ha un abbattimento consistente dei valori di PM10 in corrispondenza a
pioggia o neve, in quella di Borgo Valsugana tale abbassamento risulta minore.
In poche parole, La Valsugana è orograficamente inadatta ad ospitare grandi vie
di traffico, industria pesante e stabilimenti che producano emissioni in
atmosfera, come ad esempio sono le centrali di biogas e biomassa.
Piuttosto, sollecitiamo l’agenzia ambientale trentina a predisporre in tutte le centraline di rilevamento sensori di monossido di carbonio e biossidi di zolfo, in particolare in quella di Borgo Valsugana, collocata ad 800 metri da uno stabilimento siderurgico che rinomatamente ne produce in grandi quantità
Piuttosto, sollecitiamo l’agenzia ambientale trentina a predisporre in tutte le centraline di rilevamento sensori di monossido di carbonio e biossidi di zolfo, in particolare in quella di Borgo Valsugana, collocata ad 800 metri da uno stabilimento siderurgico che rinomatamente ne produce in grandi quantità
Comitato 26 Gennaio